Because it's my nature

Estratto da I NUOVI LUOGHI DELLA CULTURA, intervista di Valeria Barbera a Mali Weil e Virginia Sommadossi, ESPOARTE DIGITAL 86 e 1/2.

Quali sono gli strumenti con cui Fies Core aiuta l’impresa a sviluppare le proprie idee di business?

Anche gli strumenti sono ibridi e talvolta costruiti ad hoc: alcuni tradizionali basati su modelli già ampiamente consolidati e altri peculiari,mutuati dalle esperienze decennali nella produzione artistica di Centrale Fies e nella ricerca sull’innovazione culturale di Fitzcarraldo. Indipendentemente dal tipo di collaborazione, si parte dalle esigenze delle persone che formano ogni singola impresa, per costruire un percorso personalizzato, finalizzato a garantire la sostenibilità sia dal punto di vista economico che del concept progettuale: crediamo che un progetto sia sostenibile se è anche in grado di rinnovare continuamente quello che ha da dire e da dare.

Non si può insomma scindere il supporto al business di Fies Core dal lavoro sulla creazione dei valori che danno linfa ad un progetto, rinforzandone l’impatto attuale e futuro nel suo contesto di riferimento. A supporto di tutto ciò poi c’è un network in espansione di professionalità scelte e di alto profilo, che per lavoro studiano o operano in diversi ambiti del contemporaneo. Il team di accompagnamento per ogni progetto si definisce in base alle esigenze specifiche. La modularità, la plasmabilità dell’offerta – elemento che richiede un enorme investimento di lavoro da parte di Fies Core – è essenziale e fa parte di tutta una serie di servizi che distingue Fies Core dagli incubatori tradizionali, inadatti per la loro eccessiva specializzazione alla versatilità e alla multidisciplinarietà delle imprese culture based.

A proposito di “differenziarsi”, quali sono gli elementi che rendono Fies Core diverso da altre realtà legate al mondo dell’innovazione e della cultura?

Cerchiamo di non lavorare sulle differenze, ma casomai sulle peculiarità. Oltre al particolare metodo di lavoro che vede la fusione di ricerca e servizi e plasma percorsi di incubazione realmente unici e “a misura di idea”, va ricordata la particolarità e la forza del luogo che ci ospita. Fies Core ha sede presso Centrale Fies, nel cuore di un biotopo naturale dove un’antica centrale idroelettrica è stata in parte riconvertita ad art work space grazie alla visione illuminata di un’azienda come Hydro Dolomiti Enel e della Cooperativa trentina il Gaviale, nata nel 1981. Mutua alcune pratiche messe in atto a Centrale Fies durante 30 anni di incubazione di artisti che hanno portato premi, vincite di numerosi bandi e concorsi, partecipazioni importanti a Festival e manifestazioni internazionali, fino alle recenti presenze alla Biennale di Venezia. “È la mia natura” recita uno dei primi claim, e la natura di questo luogo, lontano da grossi centri urbani, è la possibilità di offrire attenzione e cura anche tramite particolari formule residenziali: concentrate, micro incubazioni o percorsi più lunghi e complessi, dove a momenti di lavoro partecipato, nei quali si valorizzano anche le soft skill individuali dello staff progettuale, si affiancano sessioni intensive e tempi di relax (uso cucina, pernottamento, bagno turco, passeggiate nella natura, sport estremi...) pensati per stimolare creativamente la riflessione. In ultimo speriamo di poter aggiungere alle nostre peculiarità il rigore nella ricerca, la spericolatezza della vision verso il futuro (ragioniamo su orizzonti temporali anche ampi) e una certa demoniaca ossessione per la precisione nel vocabolario... non ci piace l’idea di cavalcare l’onda di un certo lessico “startuppista” che si è ormai diffuso in ogni ambito.

Come vengono utilizzati i linguaggi contemporanei all’interno di questo percorso ibrido tra arte, cultura e impresa?

Immagina una roccia il cui cuore si chiami arte, la cui forza si chiami ricerca e la cui base poggi saldamente in un territorio per poi svettare verso l’alto e aprire la visione a lungo raggio: questa è la schematizzazione delle ambizioni che ci muovono...Più concretamente, se intendiamo la progettazione culturale come un’integrazione di saperi, skills, campi e progetti al servizio sempre di qualcos’altro, che può essere una visione o un rapporto con la società di domani, diventa chiaro che non è possibile né limitarne il raggio d’azione, né dividerla in compartimenti e settori rigidi. In quest’ottica la ricerca artistica, sia teorica che nelle sue applicazioni pratiche, costituisce per noi la fucina e il banco di prova, dove produrre ipotesi di lavoro, testare percorsi inesplorati e confrontare o applicare concetti di innovazione che non si lasciano risolvere nell’economia di mercato. Perciò la possibilità di Fies Core di fare e incamerare ricerca e di essere in costante contatto con il fermento artistico che da sempre abita Centrale Fies è fondamentale per orientare idee e progetti di impresa. Che si lavori sulla narrazione, il marketing, la comunicazione o sul branding di un progetto,che si faccia un’analisi di benchmark, che si avvii una start up o che si predisponga un processo di sviluppo territoriale o sul web di un’impresa, esercitare una visione articolata e insieme “prospettica” e “visionaria” è fondamentale per assicurare a quell’impresa e a tutta la società un futuro. Per questo la ricerca sui e nei linguaggi contemporanei è fondamentale. Serve ad essere competitivi sul piano delle pratiche e a coltivare una visione verticale, anche ambiziosa delle modalità e degli obiettivi.